Nel mese di maggio è deceduto l’ingegnere Peter Glaser, che nel 1968, un anno prima che l’uomo mettesse piede sulla luna, pubblicò su Popular Science la sua idea per una fonte inesauribile di energia pulita: egli propose di costruire un grosso pannello di cellule solari da mettere in orbita geosincrona per catturare la luce del sole, convertirla in energia elettrica e trasmetterla sulla terra sotto forma di microonde.
Il progetto di Glaser
Per quanto suoni incredibile, la tecnologia di base per l’impianto energetico orbitale proposto da Glaser all’epoca esisteva già, anche se nessuno ne aveva fatto uso in un progetto del genere prima: esso, inoltre, comportava costi enormi, che vennero stimati a 20 milioni di dollari, ed il governo USA lo accantonò per impraticabilità. Nel 1972 Popular Science pubblicò il progetto, anticipando in larga parte la creazione di un impianto solare nei deserti USA che richiama da vicino l’Ivanpah Solar Electric Generating System esistente ai giorni nostri, anche se questo impianto non ha mai raggiunto i livelli di potenza teorizzati da Glaser.
Le pietre miliari dell’energia solare
L’energia solare ha conosciuto diverse pietre miliari negli anni ’70, fra cui l’incremento dell’efficienza delle cellule solari e la costruzione di una delle prime residenze ad energia solare del mondo per opera dei ricercatori dell’università del Delaware.