Divenire genitori è un’esperienza piena di decisioni emotive semi-razionali, e nessuna di queste è più viscerale del dare un nome al proprio bambino.
I nomi più comuni dei nostri giorni hanno una strana caratteristica in comune: vengono di solito scritto con la mano destra su una tipica tastiera. Negli ultimi anni sono state sviluppate teorie riguardanti il cosiddetto effetto QWERTY, in base alle quali le lettere battute con la mano destra sono considerate più positive di quelle battute con la sinistra: il fenomeno si deve al fatto che sul lato destro della tastiera ci sono più lettere, e quindi digitare su quel lato è più semplice, anche per i mancini.
Tutto ciò sta avendo sottili influenze sul modo in cui il linguaggio cambia nel tempo, ma sta anche avendo un impatto sui nomi che si scelgono per i bambini, su cui l’effetto QWERTY sembra avere una certa influenza. Ciò sottolinea il modo in cui le nostre percezioni vengano modificate da elementi subdoli di cui potremmo non avere coscienza.
Il linguaggio una volta era eminentemente verbale, ma per milioni di persone la maggior parte della comunicazione viene oggi mediata da una tastiera. Con lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione del linguaggio, queste tecnologie finiscono per dare forma al linguaggio che sono state pensate per produrre