Gliese 710 potrebbe bussare alle porte del Sistema solare in anticipo. La traiettoria della stella nella galassia, ricalcolata sulla base degli ultimi dati del satellite europeo Gaia, potrebbe ‘sfiorare’ il nostro sistema fra 1,29 milioni di anni, e non fra 1,35 milioni di anni come stimato in precedenza, arrivando a una distanza così ravvicinata da portare scompiglio in ‘periferia’, con una vera e propria pioggia di comete. A indicarlo sono Raul e Carlos de la Fuente Marcos, due ricercatori dell’Università di Madrid autori di uno studio riportato su ArXiv, il sito che traccia gli articoli scientifici prima della revisione che porta alla pubblicazione ufficiale.
Gliese 710 è una stella nana che vaga per la galassia a più di 51.000 chilometri orari, libera dalle ‘catene’ gravitazionali che solitamente mantengono le stelle nella loro posizione. Che la sua traiettoria puntasse verso il Sistema solare era noto fin dal 1996, ma solamente nel 2016 due astronomi sono riusciti a stimare con una certa precisione la sua ‘tabella di marcia’: grazie ai primi dati della missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che all’epoca aveva individuato la stella a 63,8 anni luce nella costellazione del Serpente, i ricercatori avevano previsto il suo arrivo fra 1,35 milioni di anni.
Gli ultimi dati della missione Gaia, invece, “sembrano indicare un passaggio più ravvicinato al Sistema solare, sia in termini di tempo che di distanza”, secondo quanto rilevano i ricercatori spagnoli. Gliese 710 non passerebbe più a una distanza di 13.000 unità astronomiche (ovvero 13.000 volte la distanza Terra-Sole), bensì ‘soltanto’ a 4.000 unità astronomiche (ovvero 100 volte la distanza tra Plutone e il Sole). Passando tra i corpi planetari ghiacciati che formano la Nube di Oort, ai confini del Sistema solare, potrebbe scagliarli come palline su un tavolo da biliardo, generando una pioggia di comete.