La personalità che si sviluppa in età adolescenziale è indice di longevità. Una predisposizione alla calma all’empatia e alla maturità, può influenzare non solo le scelte che facciamo, ma anche quanto a lungo vivremo. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Bmj.
La ricerca
Recentemente, vari studi hanno indicato che i profili di personalità delle persone nella mezza età possono predire se sono suscettibili di godere di vite lunghe. Un team di ricercatori dell’Università di Rochester Medical Center di New York, l’American Institute for Research di Washington DC e l’Università dell’Illinois, Champaign-Urbana, hanno deciso di esaminare i tratti della personalità durante l’adolescenza, per vedere se questi potessero già essere predittori del rischio di mortalità.
Il gruppo di ricerca ha preso in considerazione le informazioni di 26.845 studenti che avevano tra 13 e 18 anni ha inizio studio e che avevano completato numerosi test psicologici e questionari sui background educativi e sui tratti della personalità degli studenti. Nel corso di un periodo medio di follow-up di 48 anni, il 13,12% di questi partecipanti è deceduto.
Secondo i ricercatori, i ragazzi che hanno ottenuto un punteggio elevato in termini di calma, sensibilità sociale (empatia), senso dell’ordine, curiosità e grado di maturità, ma con un punteggio basso sull’impulsività, sembravano avere un rischio relativo più basso di morte per tutte le cause nei quasi 50 anni di studio. Fattori come l’appartenenza etnica e familiare, notano i ricercatori, non hanno invece avuto un impatto significativo.