Pronta la prima milza artificiale: si tratta di un dispositivo extra-corporeo, ispirato alle macchine per la dialisi, che usa microscopici magneti per ripulire il sangue da batteri, funghi e tossine responsabili di pericolose infezioni che possono portare alla morte per setticemia. La ‘biomilza’ è stata sviluppata dai ricercatori dell’università di Harvard, che pubblicano su Nature Medicine i primi successi ottenuti con la sperimentazione sui ratti.
La setticemia in numeri
La setticemia, che ogni anno uccide otto milioni di persone nel mondo, ”è un problema medico di grande rilevanza che sta diventando sempre più grave a causa della resistenza agli antibiotici”, spiega il coordinatore dello studio Donald Ingber. ”Siamo entusiasti di questa biomilza perché permetterà di trattare i pazienti velocemente senza dover aspettare giorni per identificare la causa dell’infezione. Inoltre è capace di rimuove efficacemente anche i microrganismi resistenti agli antibiotici. Speriamo di poter portare avanti la sperimentazione in animali più grandi per arrivare poi all’uomo”.
Come funziona il dispositivo
Il dispositivo è formato da due canali principali collegati trasversalmente da piccole aperture: nel primo canale scorre il sangue infetto da depurare, mentre il secondo contiene una soluzione salina in cui vengono confinati i microrganismi man mano che vengono catturati. Il segreto per intrappolarli sta nell’uso di microscopiche perline magnetiche (500 volte più piccole di un capello) rivestite con una speciale ‘esca’, ovvero una versione geneticamente modificata della proteina umana Mbl (lectina legante il mannosio) che aggancia gli zuccheri presenti sulla superficie di tossine e microrganismi (vivi e morti).
I primi dati
I primi test di laboratorio condotti usando sangue umano infetto hanno dimostrato che la biomilza è in grado di filtrare fino ad un litro di sangue all’ora rimuovendo più del 90% dei patogeni. Risultati altrettanto promettenti sono stati ottenuti sui topi: il 90% degli animali sottoposti a filtrazione è sopravvissuto, contro il 14% di quelli non trattati. I dati dimostrano che il passaggio attraverso la biomilza non altera la composizione del sangue e non provoca la formazione di coaguli.
Apprezzo moltissimo tutte queste news in pillole da popsci, ma ritengo che ognuna di esse debba essere opportunamente accompagnata, in calce, da riferimenti bibliografici completi p.e. 1) Bone, R.C. The pathogenesis of sepsis. Ann. Intern. Med. 115, 457–469 (1991). 2) Neth, O. et al. Mannose-binding lectin binds to a range of clinically relevant microorganisms and promotes complement deposition. Infect. Immun. 68, 688–693 (2000). ecc. Ciò permetterebbe, all’interessato/a, di approfondire notevolemente l’argomento di interesse.