(Reuters Health) – L’ipertensione in gravidanza mette a rischio la salute della donna negli anni successivi. È quanto emerge da uno studio cinese, secondo il quale le donne pressione sanguigna leggermente elevata durante la gravidanza potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare in seguito una sindrome metabolica. La sindrome metabolica è un forte predittore di malattie cardiache e di diabete, così i valori di pressione arteriosa più alti del normale durante la gestazione potrebbero essere un segnale precoce di malattia. “I livelli di pressione sanguigna ottimali nelle donne incinte rimangono una questione dibattuta – ha detto Jian-Min Niu del Children Hospital di Guangzhou – In molti Paesi le donne durante la gravidanza vengono sottoposte ad almeno 10 visite di controllo prenatali di routine, ma, nonostante questo, non vengono informate del rischio ipertensione, a meno che il livello della pressione del sangue sia uguale o superiore a 140/90 mmHg”.
Lo studio
I ricercatori cinesi hanno studiato 506 donne gravide senza storia pregressa di ipertensione arteriosa o sintomatologia diabetica, attraverso numerose misurazioni della pressione, del peso e di altri parametri di salute durante i nove mesi di gravidanza e poi per il successivo anno e mezzo dopo la nascita del bebè.
In un terzo delle gestanti la pressione si è mantenuta entro il range al di sotto della normalità per tutti i nove mesi; nella metà delle donne i valori si sono mantenuti nel range medio-normale, mentre il 13% ha sviluppato un’ipertensione. Delle 309 donne che hanno completato tutti i test di follow up, 35 hanno sviluppato la sindrome metabolica e presentavano almeno tre dei seguenti parametri: circonferenza 90 centimetri o più, trigliceridi elevati, bassi livelli di colesterolo HDL, pressione arteriosa pari a 135/85 mmHg, o più elevata, o elevati valori di zuccheri nel sangue.
Le evidenze
Secondo i risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Hypertension, le donne con la pressione arteriosa nel range normale-elevato nell’ultimo trimestre di gravidanza erano più di sei volte a rischio di sviluppare la sindrome metabolica rispetto al gruppo con valori pressori compresi nel range normale-basso. “Mi aspetto che questo modello preveda anche altri fattori correlati come gli esiti e gli eventi cardiovascolari”, ha affermato Pal R. Romundstad del Dipartimento Salute e medicina generale dell’Università norvegese di Scienza e Tecnologia di Trondheim. “Naturalmente il mantenimento di un peso corporeo sano prima e durante la gravidanza aiuta a ridurre il rischio di pre-ipertensione gravidica o di sindrome metabolica – ha sottolineato il dottor Niu – il follow up del post-partum è molto importante, perché la gravidanza è uno ‘stress test’ che può smascherare la predisposizione a future malattie cardiovascolari. Sulla base di questo studio coloro che hanno pre-ipertensione devono essere monitorate con molta attenzione anche dopo il parto”.
Fonte: Hypertension 2016
Kathryn Doyle
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)