(Reuters Health) – Quando le malattie influenzali si diffondono, i tassi di mortalità salgono per i pazienti in dialisi. È quanto ha dimostrato uno studio pubblicato dal Journal della American Society of Nephrology.
Mediamente, in un anno, gravi infezioni respiratorie possono contribuire a più di mille decessi tra le persone con insufficienza renale allo stadio terminale nei soli Stati Uniti”, stima Dave Gilbertson, della Minneapolis Medical Research Foundation, autore senior dello studio.
Lo studio
Gilbertson e colleghi hanno esaminato i dati dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie tra il 2000 e il 2013.
Rispetto ai pattern estivi, un aumento stimato dell’1% delle malattie influenzali o para-influenzali in autunno è stato associato a un aumento dell’1,5% dei decessi tra i pazienti con insufficienza renale.
E in inverno, un aumento dell’1% stimato in queste infezioni respiratorie è stato associato ad un aumento del 2% nelle morti per i pazienti con problemi renali.
“Le malattie simil-influenzali non possono essere la causa diretta della morte in questi casi, ma possono contribuire ad altre cause di morte”, sototlinea Gilbertson. “Per esempio, possono indurre un’infiammazione acuta, rendendo le persone con insufficienza renale vulnerabili ad altre infezioni o persino a eventi cardiovascolari”.
“I vaccini antinfluenzali, le barriere protettive come le maschere e una maggiore disinfezione delle unità di dialisi durante la stagione influenzale son tutte misure che potrebbero aiutare a proteggere i pazienti con insufficienza renale da malattie potenzialmente letali come l’influenza”, concludono i ricercatori.
Le malattie simili all’influenza possono essere causate da una vasta gamma di virus, tra cui il rinovirus e l’adenovirus, ma l’influenza stessa rappresenta una percentuale compresa tra il 10 e il 50% dei casi d’infezione in questi pazienti.
I risultati, sostengono i ricercatori, “suggeriscono che la protezione, la sorveglianza e, ove possibile, il trattamento delle infezioni dovute all’influenza e alle malattie respiratorie virali correlate possono costituire un’opportunità per ridurre le morti in pazienti con malattia renale allo stadio terminale”.
Fonte: Journal della American Society of Nephrology
Ankur Banerjee
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)