(Reuters Health) – Nelle persone anziane che presentano una vulnerabilità genetica, l’inquinamento atmosferico da particolato può aumentare il rischio di sviluppare glaucomi. A questa conclusione è giunto uno studio della Harvard Medical School di Boston.
“Di frequente, quando pensiamo al glaucoma pensiamo a fattori di rischio come età e predisposizione genetica e non consideriamo l’ambiente”, ha dichiarato l’autore principale dello studio Jamaji Nwanaji-Enwerem che, insieme ai suoi colleghi, ha deciso di analizzare l’effetto delle minuscole particelle di particolato, di diametro inferiore a 2,5 micron.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato dati provenienti da 419 anziani residenti nella zona di Boston che partecipavano dagli anni ’60 a un più ampio studio sull’invecchiamento condotto dal Dipartimento degli Affari dei Veterani. I partecipanti sono sottoposti a esami clinici ogni tre-cinque anni; tra questi esami figurava la misurazione della pressione intraoculare.
Il team di Nwanaji-Enwerem ha determinato l’esposizione all’inquinamento dei soggetti usando un programma che includeva i livelli di particolato registrati in 83 siti di monitoraggio.
Successivamente, i ricercatori hanno esaminato i risultati dell’inquinamento confrontandoli con quelli della pressione oculare di ciascun partecipante, tenendo conto di una serie di altri fattori legati alla salute e allo stile di vita, come il fumo, presenza di cardiopatie, ipertensione e diabete.
I risultati
Nel complesso, il team non ha registrato associazioni tra l’inquinamento e la pressione oculare. Ma quando ha considerato solo gli uomini che presentavano determinate caratteristiche genetiche che li rendevano più vulnerabili allo stress ossidativo, ha scoperto un legame significativo tra livelli più elevati di inquinamento e un leggero incremento nella pressione oculare.
Fonte: JAMA Ophthalmology online 2018
Linda Carroll
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)