Almeno per il momento il temuto incrocio tra l’epidemia di Covid-19 e quella di influenza non si è verificato, e almeno dalle prime battute i virus influenzali sembrerebbero risentire delle misure di distanziamento adottate contro il coronavirus. Lo testimoniano sia i dati provenienti dagli Usa che quelli europei, che parlano di una stagione influenzale che ancora non è iniziata.
Il bollettino statunitense, spiega Daniel Jernigan, direttore della divisione influenza del Cdc, riporta attività ‘minima’ o bassa’ in tutti gli stati, mentre di solito in questo periodo ci sono già alcune aree che hanno un’attività moderata o alta. L’attività influenzale è bassa, più bassa di quello che vediamo di solito – afferma -. Non penso che possiamo già dire che non ci sarà la doppia epidemia. Ma i livelli sono atipicamente bassi”.
Anche al di qua dell’Atlantico al momento i virus influenzali non sembrano aver preso piede., con l’attivita’ in Europa che è “ancora al livello interstagionale”, scrive l’Ecdc nel bollettino Flu News Europe. Lo stesso vale anche in Italia, dove i numeri per ora restano bassi. “In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza – si legge nel bollettino Influnet dell’Iss con i numeri aggiornati al 6 dicembre – tranne in Piemonte e in Valle d’Aosta, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale. Nella 49a settimana del 2020 sono stati segnalati, 148 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet (656 campioni dall’inizio della sorveglianza) e, tra questi, nessuno è risultato positivo al virus influenzale”.
La speranza degli esperti, spiega il dirigente del Cdc, è che si ripeta quello che è successo nell’emisfero australe, dove la stagione influenzale è da luglio a settembre. In Australia, ad esempio, quest’anno il virus, il cui arrvo è coinciso pienamente con la pandemia, è circolato pochissimo, tanto da far dire che l”epidemia di influenza non c’è stata nel bollettino ufficiale dell’Oms. In aiuto dei medici che nei prossimi mesi saranno comunque sempre più chiamati a distinguere tra forme influenzali e Covid è appena arrivato anche un test che riesce a capire con un unico tampone di che virus si tratta, che ha appena ottenuto il marchio Ce. Il test molecolare, spiega la compagnia Abbott, che può rilevare e differenziare tra i virus SARS-CoV-2, influenza A, influenza B e virus respiratorio sinciziale (RSV) con un unico tampone.
di Pier David Malloni