(Reuters Health) – L’influenza continua a diffondersi negli USA, in quella che sarebbe stata già definita come una stagione peggiore di quella del 2014/2015, che pure aveva conosciuto parecchi casi di infezione, con elevati tassi di ricovero. A evidenziarlo sono stati i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americani, secondo i quali in Stati come la California si è verificato un numero quattro volte più alto di casi di influenza rispetto a quelli registrati nella stagione influenzale 2014/2015, mentre il Minnesota ha registrato tassi doppi rispetto a questa stagione influenzale.
Nella stagione 2014/2015, 34 milioni di persone sono state infettate dal virus e 710 mila hanno subito un ricovero. Anche in questa stagione a fare i conto con il virus sono soprattutto anziani e bambini, ma sono aumentati casi di influenza nella fascia di età tra i 50 e i 64 anni.L’attività influenzale, infatti, “resta elevata nella maggior parte degli Stati Uniti”, dice Dan Jernigan, direttore della divisione ‘influenza’ dei CDC.
La stagione 2017/18, dunque, sembrerebbe la più grave degli ultimi anni. È aumentato il numero di persone che si rivolge a un medico o al pronto soccorso, con il 6,6% delle richieste di intervento che sarebbero dovute all’influenza. “Si tratta del più alto livello di attività mai registrato dalla pandemia del 2009, quando è stato raggiunto il picco del 7,7%”, spiega l’esperto CDC.
Fonte: CDC
Julie Steenhuysen
(Versione Quotidiano Sanità/Popular Science)