Una ‘bomba’ microscopica innescata dal calore: è questa la nuova arma anti-cancro progettata dai ricercatori dell’Università di Manchester, per rilasciare farmaci tossici dentro le cellule tumorali, uccidendole. I risultati dello studio saranno presentati, come segnala la Bbc sul suo sito, al congresso del National Cancer Research Institute.
Queste ‘granate termiche’ sono pensate per evitare effetti collaterali (dal momento che il farmaco prende di mira solo il tumore), e sfruttano i liposomi, delle minuscole ‘bolle’ di grasso impiegate per trasportare sostanze nel corpo. Il problema iniziale era come far rilasciare dalle bombe il farmaco una volta raggiunto l’obiettivo. La soluzione adottata dai ricercatori di Manchester è stata progettare dei liposomi che trattengono l’acqua alla temperatura normale del corpo, ma che iniziano a ‘gocciolare’ quando si raggiungono i 42°.
Per farlo hanno pensato a dei cerotti che scaldano i tumori sulla superficie del corpo, nel caso di cancro della pelle, testa o collo, e a delle sonde per scaldare i tumori dentro il corpo. Un’altra soluzione presa in considerazione è quella si usare gli ultrasuoni per scaldare i tumori. I primi test condotti su topi con melanomi sono stati positivi, e hanno mostrato un maggiore assorbimento dei farmaci nel cancro e un moderato miglioramento nel tasso di sopravvivenza. Per Kostas Kostarelos, uno dei ricercatori, ”non è una fantasia pensare di sperimentare soluzioni simili anche sugli uomini”.