Il meccanismo di azione del vaccino Pfizer

 

Paivi Kerkola
Amministratore Delegato di Pfizer in Italia

Siamo lieti di poter annunciare l’arrivo del vaccino di Pfizer e del nostro partner BioNTech. Il vaccino si chiama COMIRNATY, che rappresenta una combinazione di termini: COVID-19, mRNA, community e immunity (per mettere in evidenza la prima autorizzazione di un vaccino RNA-messaggero (mRNA), così come l’impegno comune globale che ha reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo con una velocità ed efficienza, senza precedenti durante questa pandemia.
Come sapete, COMIRNATY è il primo vaccino COVID-19 ad essere autorizzato nell’Unione Europea ed ora anche in Italia da AIFA.
Pfizer è presente in Italia da 65 anni. La sede è a Roma, con uffici di farmacovigilanza e di ricerca clinica oncologica internazionali a Milano e due stabilimenti di produzione, ad Ascoli e a Catania.
Sono circa 2000 i dipendenti italiani che lavorano per l’azienda.
Pfizer Inc. è una biofarmaceutica basata negli Stati Uniti, con una storia globale di oltre 170 anni, tutto questo tempo con lo stesso nome.
Il nostro purpose è: Breakthroughs that change patients’ lives.
Ricerca e sviluppo, trovare nuove cure, è la spina dorsale della nostra azienda. Siamo impegnati in ricerca e sviluppo, ma anche in produzione e distribuzione di farmaci innovativi e vaccini, in molte aree terapeutiche: Oncologia, Malattie Rare, Internal Medicine, Infiammazione e Immunologia, e vaccini. Ogni anno investiamo circa 8 miliardi di dollari in R&D.
Con questo spirito abbiamo concentrato tutte le nostre forze sulla ricerca e sullo sviluppo di un vaccino per frenare questa terribile pandemia dovuta al coronavirus, che da oltre un anno provoca malattia e morte senza tregua e che ha stravolto il nostro modo di stare al mondo.
Noi crediamo che la scienza vincerà la battaglia contro il COVID-19, quanto come stiamo vincendo la battaglia contro alcune delle malattie più devastanti al mondo, il cancro e le malattie rare, ad esempio.
La ricerca di terapie e vaccini promettenti ha richiesto un approccio su più fronti, con una collaborazione senza precedenti in tutto l’ecosistema dell’innovazione sanitaria: da parte della comunità accademica, dei partner industriali, dei responsabili politici e delle autorità regolatorie.
Il nostro vaccino si basa su una profonda partnership tra Pfizer e BioNTech. La collaborazione per il vaccino contro il COVID fa leva sull’ampia esperienza di Pfizer nella Ricerca&Sviluppo, le competenze regolatorie e il network di produzione globale di Pfizer, che si integra con la vasta esperienza ultradecennale di BioNTech nella tecnologia altamente avanzata RNA.
L’arrivo del vaccino in tempi così stretti è stato reso possibile anche grazie all’impegno di tutte le autorità regolatorie, a livello mondiale e nazionale, che hanno attentamente e velocemente valutato l’efficacia e la sicurezza del nostro vaccino, dando la precedenza assoluta e avendo come primo pensiero quello di proteggere la vita di milioni di persone nel mondo.
Vorrei ringraziare anche l’importante collaborazione con le Istituzioni italiane, con le quali abbiamo lavorato a stretto contatto e con reciproca fiducia in questi incredibili mesi.
Se ci fosse un insegnamento da questa pandemia, questo potrebbe essere: noi abbiamo bisogno di continuare a lavorare tutti insieme per costruire fiducia nella scienza.
Avere a disposizione un nuovo vaccino rivoluzionario sul mercato non significa solo trovarlo e svilupparlo, ma anche produrlo e distribuirlo.
Pfizer, da parte sua, ha una lunga e forte eredità nella produzione di farmaci e vaccini. Oggi produce e distribuisce più di 200 milioni di dosi di vaccini all’anno in più di 165 Paesi in tutto il mondo per più di 96 milioni di persone.
Inoltre, produce biologici complessi e un ampio portafoglio di iniettabili sterili (1,5 miliardi di unità all’anno), e questa è una delle più ampie produzioni di sterili nel settore farmaceutico. In poche parole, noi abbiamo in house tutta la catena per produrre vaccini alla velocità e all’ampiezza necessaria in una pandemia.
La rete di produzione di Pfizer, che comprende oltre 40 stabilimenti in tutto il mondo e migliaia di lavoratori altamente qualificati in più sedi, è stata abilitata a preparare il vaccino in tre importanti strutture di produzione degli Stati Uniti (Saint Louis, Missouri; Andover, Massachusetts; Kalamazoo, Michigan) e Puurs, Belgio, oltre ai siti BioNTech in Germania.
Riguardo la capacità di distribuzione: in questa pandemia, la nostra abilità di spedire direttamente dalle nostre strutture a più punti di utilizzo riduce le sfide logistiche e consente una supervisione e un controllo completi e rigorosi.
Questo è un momento importante anche per i Paesi dell’Europa che hanno deciso di lavorare insieme. Come sapete l’Unione Europea è responsabile per l’acquisto del nostro vaccino nei suoi Stati membri, inclusa l’Italia. Il nostro contratto è con l’EU, che stipula anche molte delle condizioni di acquisto, come le quantità, il prezzo ecc.
I camion sono in partenza dal sito produttivo di Puurs in Belgio e arriveranno al punto di utilizzo dello Spallanzani di Roma. Le prime 9.750 dosi destinate all’Italia saranno consegnate il prossimo 26 dicembre.
Nel frattempo, Pfizer è impegnata in maniera costante e continua a produrre e distribuire rapidamente le quantità di vaccino previste, ovvero 50 milioni di dosi entro il 2020 e 1.3 miliardi di dosi entro il 2021 in tutto il mondo, di cui 200 milioni destinati all’Europa e quasi 27 milioni all’Italia, come da piano strategico presentato al Parlamento dal Ministro della Salute (l’opzione per i 100 milioni di dosi per EU non è ancora confermata).
In questi mesi abbiamo tutti capito che la salute non è un bene acquisito per sempre, ma che va difeso e tutelato ogni giorno.
Tutti speriamo che questa pandemia finisca il prima possibile. Speriamo che ci saranno presto più vaccini disponibili.
Riconosciamo che nessuna singola azienda avrà tutte le risposte e che siamo in una corsa, non l’una contro l’altra, ma contro il virus e il tempo.
L’esperienza che oggi stiamo vivendo è un momento incredibile non solo per Pfizer e BioNtech, ma anche per la scienza e per la società.
Siamo grati di avere avuto l’occasione di far parte di questa incredibile storia e di aver potuto portare la speranza nel mondo.

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