(Reuters Health) – Nessuno può dire se siano le passeggiate o l’amore incondizionato, ma c’è qualcosa nell’avere un cane che va a braccetto con una migliore salute del cuore. Su questo tema, i ricercatori della Mayo Clinic di Rochester hanno condotto uno studio che ha coinvolto oltre 1.700 adulti della Repubblica Ceca.
Dallo studio è emerso che i proprietari di cani erano in maggioranza giovani, di sesso femminile e avevano più probabilità di essere fumatori rispetto alle persone con altri animali o senza nessun animale da compagnia.
Tuttavia, i proprietari di cani erano anche più attivi, presentavano migliori livelli di colesterolo e glicemia e avevano minori probabilità di essere obesi
Lo studio
I ricercatori, guidati da Medina-Inojosa, hanno analizzato i dati relativi a soggetti di entrambi i sessi nella citta di Brno partecipanti a uno studio più ampio a lungo termine. Nessuno aveva una cardiopatia al momento del reclutamento nel 2013-2014, quando l’età oscillava da 25 a 64 anni.
Del circa 42% dei partecipanti con un animale, più della metà possedevano un cane.
Dopo aver considerato età, sesso e livello di istruzione, il team ha rilevato che il possesso di un cane era associato a un punteggio relativo alla salute cardiovascolare totale più elevato rispetto alle persone con altri tipi di animali o senza animali.
Eccetto per il fumo, osservano i ricercatori, i proprietari di cani presentavano maggiori probabilità di tenere comportamenti salutari per il cuore, tra cui esercizio fisico e un’alimentazione sana, e di avere livelli glicemici ideali. Inoltre, tendevano ad avere livelli più elevati di colesterolo HDL buono e una minore prevalenza di diabete.
Anche i proprietari di altri animali, come gatti o cavalli, presentavano punteggi relativi alla salute cardiovascolare più elevati rispetto a chi non ne possedeva alcuno, ma questa differenza è scomparsa dopo l’aggiustamento per età, sesso e livelli di istruzione.
“Possedere un animale dà un senso generale di benessere – dice Medina Inojosa – Si inizia a prendere decisioni migliori sulla propria alimentazione, magari a fumare di meno o a camminare un po’ di più, ad alzarsi dal letto e tutto ciò fa funzionare la dieta e i valori tendono a scendere”.
Fonte: Mayo Clinic Proceedings
Saumya Joseph
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)