Per recuperare perdita di pensiero o capacità mnemoniche perse a seguito di un ictus potrebbe essere utilizzato l’estratto di ginkgo biloba. A scoprirlo sono stati i ricercatori cinesi guidati dall’Affiliated Drum Tower Hospital della Nanjing University Medical School, pubblicato su Stroke and Vascular Neurology.
Lo studio
La ricerca ha coinvolto 348 pazienti, divisi in due gruppi uno dei quali di controllo. Il primo ha assunto una dose giornaliera di estratto di gingko biloba insieme a 100 mg di aspirina per sei mesi dopo un ictus, il secondo solo l’aspirina per la stessa durata di tempo.
I partecipanti sono stati seguiti per 12, 30, 90 e 180 giorni dopo l’inizio del trattamento e sono state valutate in ognuna di queste occasioni le loro capacità di pensiero e memoria. Dai risultati è emerso che coloro che avevano assunto l’estratto di ginkgo biloba avevano ottenuto risultati leggermente migliori in un numero di test a partire da 30 giorni dopo l’ictus.
“Una maggiore ricerca può aiutare ad avere un’idea più chiara su eventuali benefici del ginkgo biloba dopo un ictus: ci sono stati numerosi studi che hanno esaminato gli effetti di questo estratto di erbe in persone con demenza senza che emergessero prove convincenti di un beneficio”, rileva però David Reynolds, Chief Scientific Officer di Alzheimer’s Research UK, ricordando che fino a che non verranno svolti ulteriori studi ciò che bisogna tenere presente è che quello che fa bene al cuore è positivo anche per il cervello. Quindi si a una dieta equilibrata, al mantenersi fisicamente e mentalmente attivi e a un peso sano, no al fumo e si all’alcol ma con moderazione.