Ogni anno in Italia si verificano circa 200mila casi di ictus cerebrale, nell’80% dei casi prevenibili. A sottolinearlo sono gli esperti alla presentazione dell’Osservatorio Ictus Italia, nato per iniziativa della Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce.) e dell’Intergruppo Parlamentare sui problemi sociali dell’Ictus.
“Un milione di persone nel nostro paese è interessato dai postumi di un ictus – ha spiegato Nicoletta Reale, presidente dell’associazione – metà ha problemi di disabilità. Abbiamo voluto costituire l’Osservatorio con l’obiettivo di stimolare tutte le iniziative necessarie ad incentivare la prevenzione e la diagnosi dell’Ictus cerebrale e di uno dei più importanti fattori di rischio ad esso correlato la Fibrillazione Atriale, una frequente anomalia del ritmo cardiaco, causa del 15-20% di tutti gli ictus trombo-embolici, con una prevalenza sulla popolazione italiana fra l’1% e il 2%”.
Insieme all’osservatorio è stata presentata una risoluzione elaborata dall’Intergruppo in attesa di calendarizzazione e uno screening di prevenzione fatto su deputati e senatori. “Il dato più eclatante è che all’86% dei senatori e dei deputati che hanno partecipato sono stati dati suggerimenti su cambiamenti stile vita e prevenzione – ha affermato Giampiero Dalla Zuanna, promotore dell’iniziativa in Senato – questo dimostra che questa patologia e’ importante e diffusa. compito del sistema sanitario far sì che ci sia la prevenzione ma anche assicurarsi che passi poco tempo tra la scoperta dei sintomi e l’arrivo in ospedale”.
Sulla prevenzione ha insistito anche la senatrice Serenella Fucksia. “Dobbiamo agire su prevenzione e diagnosi precoce – ha affermato, andando ad esempio nei luoghi di lavoro, ma abbiamo anche nel paese le stroke unit diffuse a macchia di leopardo e distribuite male, dobbiamo intervenire prima e meglio”.