Pesticidi e microbioma orale sono strettamente correlati. Il primo studio mai realizzato in materia ha dimostrato, infatti, che l’esposizione ai pesticidi, soprattutto da parte di un certo tipo di popolazione come i contadini delle comunità agricole, può modificare l’equilibrio tra i batteri della bocca. La ricerca è stata pubblicata su Applied and Environmental Microbiology, rivista della Società Americana di Microbiologia.
Lo studio
I batteri della bocca appartengono a circa 600-700 specie diverse e, così come quelli dell’intestino, fanno parte integrante dell’organismo: il loro equilibrio e diversità contribuisce allo stato di salute della persona. Per lo studio, i ricercatori hanno esaminato i campioni appartenenti a 117 persone della Yakima Valley Community (Washington), di cui 65 contadini e 52 adulti che non svolgevano questo lavoro, durante la primavera-estate, quando contadini sono esposti a elevate dosi di pesticidi per via del lavoro nei frutteti, e durante l’inverno, quando le esposizioni sono abbastanza basse. Allo stesso tempo, hanno misurato i livelli ematici di pesticidi organofosforici.
I contadini che ne avevano maggiori concentrazioni nel sangue (in particolare Azinphos methyl) avevano anche una significativa riduzione della quantità di sette comuni batteri orali, tra cui lo Streptococco. I ricercatori hanno anche visto che la riduzione della diversità batterica persisteva in inverno, suggerendo effetti di lunga durata sul microbiota. “La sfida è capire cosa questo implichi”, ha detto l’autore principale Ian Stanaway, ricercatore in Tossicologia Ambientale presso l’Università di Washington, a Seattle. “Non lo sappiamo, ma sappiamo che dipendiamo dal micriobioma per molti processi metabolici”.