Una quantità sufficiente di sonno è di importanza critica per la salute di un adolescente, eppure il numero di ore di sonno per notte negli USA è diminuito negli ultimi 20 anni. Un recente studio ha riscontrato che le studentesse, le minoranze razziali o etniche e gli studenti di basso status socioeconomico ne risultano particolarmente colpiti, dato che spesso i membri di queste categorie dormono meno di sette ore per notte. Evidentemente queste categorie di giovani giudicano meno accuratamente l’adeguatezza della quantità di sonno che rispettano. Benchè le ragioni alla base di questo fenomeno siano ignote, si specula che l’incremento dell’uso di internet e dei social media e le pressioni legate all’incremento della competitività nei processi di ammissione alle università stiano contribuendo al problema. I più colpiti sono i ragazzi di 15 anni, una fascia d’età particolarmente preoccupante in quanto rappresenta una fase importante per lo sviluppo. Va notato che sette ore per notte sarebbero comunque due ore in meno rispetto alle nove ore per notte raccomandate dalla National Sleep Foundation. Una quantità inadeguata di sonno è associata ad un’ampia gamma di problemi per la salute, fra cui figurano quelli accademici e quelli riguardanti la salute mentale, l’abuso di sostanze e l’aumento di peso. Il declino nella quantità di sonno che gli adolescenti riportano negli ultimi 20 anni è dunque preoccupante, e suggerisce la presenza di una questione rilevante per la salute pubblica che necessita di un approccio basato tanto sulla letteratura quanto sull’educazione sanitaria. (Pediatrics online 2015, pubblicato il 16/2)
Post correlati
-
Diabete, siglato un “Action Paper” per un accesso equo, tempestivo e sostenibile alle nuove tecnologie
Facebook WhatsApp LinkedInGarantire alle persone con diabete, ma anche agli specialisti che... -
Depressione: diagnosi efficace con metodo multimodale basato sull’IA
Facebook WhatsApp LinkedIn Un team della Kaunas University of Technology (Lituania), guidato... -
Depressione, un labirinto da cui si può uscire
Facebook WhatsApp LinkedIn La depressione ha ancora un lato oscuro, che mette...