Svolta di Tesla Motors: la casa automobilistica ha deciso di rendere i suoi brevetti sulle vetture elettriche aperti anche alla concorrenza stravolgendo così un sistema che per decenni ha portato, ad esempio, Apple e Samsung e tante altre aziende tecnologiche e non a darsi battaglia nei tribunali. Lo ha annunciato con un post sul blog ufficiale della azienda Elon Musk. Nel proprio intervento, Musk non ha esitato a paragonare la proprietà intellettuale a una mina che impedisce di avanzare verso l’era del trasporto sostenibile: soltanto lavorando insieme, secondo l’imprenditore statunitense, si potrà arrivare al risultato. “Quando ho inaugurato la mia prima azienda, Zip2, pensavo che i brevetti fossero una cosa buona e ho lavorato duramente per ottenerli. E forse molto tempo fa erano davvero una cosa buona, ma oggigiorno troppo spesso servono soltanto a soffocare il progresso, consolidare le posizioni delle grandi multinazionali e arricchire gli avvocati anziché i veri inventori” ha scritto Musk.
“Se liberiamo il cammino per la creazione di validi veicoli elettrici, ma poi posiamo le mine della proprietà intellettuale alle nostre spalle per bloccare gli altri, noi agiamo in modo contrario rispetto all’obiettivo”, ha spiegato Musk. Quarantadue anni, americano di origine sudafricana, Elon Musk ha co-fondato la società di pagamenti online PayPal, ma tra le sue imprese c’è anche Space X, l’azienda che si occupa di turismo spaziale, e il progetto per un rivoluzionario mezzo di trasporto, l’Hyperloop, che dovrebbe collegare, viaggiando a quasi mille chilometri l’ora, San Francisco a Los Angeles in 35 minuti.