Grazie alla riproduzione in laboratorio di due anticorpi naturalmente prodotti dal corpo umano, 3BNC117 e 10-1074, è stata realizzata una nuova terapia con l’Hiv in grado di bloccare la malattia per mesi con sole e dosi. A rivelarlo sono i risultati di due promettenti sperimentazioni cliniche su due differenti gruppi di pazienti, pubblicate su Nature e Nature Medicine e condotta da Michel Nussenzweig e Marina Caskey della Rockefeller University di New York.
Premessa
Attualmente l’Aids si tiene a bada con gli antiretrovirali: questi, però, vanno presi quotidianamente e non senza effetti collaterali. Il problema principale per il successo della cura resta l’aderenza alla terapia: se il paziente dimentica o salta le pillole il virus ricomincia a riprodursi e a nuocere.
L’immunoterapia è una nuova concezione di cura: nasce dalla scoperta degli ‘elite controllers’, pazienti che producono super-anticorpi contro l’Hiv. Due di questi super-anticorpi, 3BNC117 e 10-1074, sono stati isolati e riprodotti per la nuova terapia.
Gli studi
Nel primo trial, su Nature, gli esperti hanno coinvolto un gruppo di pazienti che prendeva antiretrovirali e non aveva presenza di Hiv nel sangue: i pazienti hanno sospeso gli antiretrovirali e assunto tre dosi di anticorpi nell’arco di sei settimane.Così sono riusciti a tenere a bada il virus per le 21 settimane successive senza altre terapie (su alcuni l’immunoterapia è rimasta efficace anche per 30 settimane).
Nel secondo trial, su Nature Medicine, l’immunoterapia è stata testata su pazienti ‘più difficili’, con virus presente nel sangue. Anche in questo caso la terapia ha funzionato, eliminando l’Hiv nel sangue e tenendo a bada il virus per oltre tre mesi.
Ma c’è ancora strada da fare: gli anticorpi non funzionano in modo universale su tutti i pazienti, bisognerà via via aggiustare l’immunoterapia per renderla efficace su una più ampia casistica di individui.