Circa un milione di persone perde la vista a causa del glaucoma. Grazie ad una nuova tecnica di “potenziamento” delle cellule danneggiate dalla malattia, potrebbe però essere possibile arrestarne notevolmente la progressione. Ad affermarlo sono gli esperti riunitisi a Roma nell’ambito della conferenza “Nuove armi nella terapia del glaucoma”.
La molecola in grado di ‘puntellare’ le cellule del nervo ottico e delle fibre nervose della retina si chiama citicolina, e recentemente è stata approvata dal ministero della Salute come ‘Alimento a fini medici speciali’, con indicazione proprio per il glaucoma, mentre altri studi ne stanno provando l’efficacia per altre malattie neurodegenerative.
“Quello che abbiamo visto con lo studio è che l’utilizzo riduce la progressione della malattia – spiega Luca Rossetti dell’Università San Paolo di Milano – Va utilizzata sotto controllo medico, in aggiunta alle terapie tradizionali”. Il glaucoma, hanno sottolineato gli esperti, rimane per molto tempo ‘silente’ prima che gli effetti sulla vista siano percepibili.
“Molto spesso non ci si accorge se un occhio sta perdendo la vista, perché si compensa con l’altro – spiega Stefano Miglior, presidente dell’Aisg, l’Associazione Nazionale per lo Studio del Glaucoma – oppure si trascurano piccoli fastidi. Chi ha un precedente in famiglia dovrebbe farsi controllare, perché è a maggior rischio, e in generale una visita oculistica verso i 60-70 anni permetterebbe una diagnosi più precoce, quando si può intervenire con più efficacia”.