Gli imballaggi costituiscono il 36% dei rifiuti solidi urbani. Fare scelte consapevoli per ridurre l’impatto che il packaging ha sull’ambiente non è solo un dovere, è dare un futuro alle prossime generazioni e contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
E allora attenzione agli imballaggi composti da più materiali, controllare sempre le etichette e prediligere carta e plastica riciclate. A dare qualche consiglio per distinguere gli imballaggi davvero green e muoversi con consapevolezza tra gli scaffali dei supermercati al momento della spesa è Altroconsumo in occasione della Giornata mondiale del Riciclo che si tiene il 18 marzo.
- Scegliere prodotti con un solo imballaggio semplice, ben proporzionato e monomateriale: no a scatola e involucri. L’imballaggio del riso fatto solo in plastica, ad esempio, produce in media 6,5g di rifiuti per un kg di riso; quello più pesante con scatola e sacchetto di plastica invece 74g, oltre 11 volte i rifiuti prodotti anche se riciclabili.
- Cercare imballaggi leggeri: nei test, Altroconsumo valuta il Pir (Packaging impact ratio), cioè il rapporto tra il peso dell’imballaggio e il suo contenuto, premiando i prodotti che a parità di contenuto producono meno rifiuti. Un modo per ridurre questo valore (il Pir) consiste nella riduzione dell’imballaggio.
- Occhio al riciclabile: non sopravvalutare claim come “100% riciclabile”. Non è corretto vantare la riciclabilità di un imballaggio in carta, plastica o vetro come se fosse una caratteristica speciale del prodotto. Inoltre, il fatto che un prodotto sia riciclabile non significa che sarà automaticamente riciclato. In Italia, solo la metà dei rifiuti di imballaggio in plastica è avviato al riciclo.
- Scegliere la plastica e la carta riciclate: comprare prodotti con imballaggi fatti di materiali riciclati evita la produzione di nuovi imballaggi e contribuisce a creare un mercato per le materie prime riciclate.
- Sì alla plastica compostabile: cercare imballaggi di plastica compostabile (deve riportare l’indicazione EN 13432), si raccoglie nell’umido con gli scarti di cucina domestici.
- Attenzione alla bioplastica: se si sceglie la bioplastica realizzata da materie prime rinnovabili, (per esempio canna da zucchero o mais) occorre comunque fare attenzione che sia compostabile: se non è specificato, anche la bioplastica si raccoglie con la plastica.
- La carta è un materiale considerato sostenibile perché proviene da fonti vegetali rinnovabili. Tuttavia, spesso la carta è utilizzata insieme ad altri materiali e questo rende più complessa la sua riciclabilità. Controllare sempre in etichetta dove va conferito l’imballaggio, anche se è di carta: solo se una confezione è fatta almeno dal 60% di carta (più altri materiali) è riciclabile con la carta.