(Reuters Health) – Tassi di complicanze più alti per i giovani che si sottopongono a sostituzione totale del ginocchio con una protesi.
È quanto emerge da uno studio condotto in USA e presentato all’incontro annuale dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons (Aaos) a Las Vegas.
Lo studio
Mark Figgie e colleghi,dell’Hospital for Special Surgery di New York, all’interno di un database assicurativo nazionale, hanno confrontato i tassi di complicanze iniziali e i re-interventi in sette gruppi di età, da persone sotto i 40 anni fino a 90enni e oltre.
L’analisi ha incluso 114.698 pazienti sottoposti a chirurgia di sostituzione del ginocchio per la prima volta.
Diabete, artrite infiammatoria, fumo e abuso di droghe erano abitudini e patologie più comuni nei pazienti sotto i 40 anni.
Dopo aver considerato tutti i problemi di salute, i pazienti di età inferiore ai 40 anni e quelli di età compresa tra 40 e 49 presentavano quasi il triplo del rischio di complicazioni meccaniche precoci rispetto agli altri.
Le persone sotto i 40 anni avevano anche il 63% di probabilità in più di una riospedalizzazione entro 90 giorni. Inoltre erano più propensi a richiedere un intervento di revisione entro cinque anni.
“Questi risultati possono essere usati per dare forma al counseling preoperatorio per il giovane paziente”, suggeriscono i ricercatori.
“I pazienti più giovani tendono ad avere problemi più impegnativi: sono più pesanti, soffrono maggiormente di diabete e artrite infiammatoria e hanno alle spalle un maggior numero di fallimenti di ricostruzioni del legamento crociato anteriore”, dice Figgie, che aggiunge anche come ” pazienti più giovani non abbiano avuto un tasso di infezione più alto.
“I problemi più importanti sono stati quelli meccanici e il fallimento precoce dell’interevento”, conclude l’esperto.
Fonte: American Academy of Orthopedic Surgeons 2019
Megan Brooks
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)