Tutti i genitori lo sanno, ma ammetterlo è difficile: il figlio prediletto c’è. A riprova di ciò che è sempre stato solo un sospetto arriva una ricerca: ben il 70% dei genitori ha un figlio preferito, che generalmente è il primo. Questo il sigillo di un gruppo di sociologi dell’Università della California, in uno studio pubblicato sul Journal of Family Psychology.
Lo studio
Secondo la ricerca, condotta su 384 famiglie e coppie di fratelli adolescenti con non più di 4 anni di differenza, il 74% delle madri e il 70% dei padri ha confessato infatti di avere un debole per un figlio in particolare. I genitori non hanno però indicato, nell’indagine, qual è il favorito, se il primo, il secondo, ecc. Lo hanno fatto i figli, e i più piccoli hanno dichiarato di sentire che spesso c’è una maggiore predilezione verso il primogenito. Cosa che ha intaccato la loro autostima, mentre il semplice fatto di essere il primo a fare qualcosa nella famiglia rende i figli maggiori sicuri e decisi.
Un risultato in contrasto con l’ipotesi di partenza dei ricercatori, che volevano dimostrare come i primogeniti si sentissero messi a dura prova dai fratelli più piccoli, più viziati e coccolati secondo l’opinione comune. Si è invece visto che il maggiore sente che i suoi risultati significano di più per i suoi genitori, che con lui per la prima volta vivono l’esperienza di un successo in un esame o in una prova sportiva.
”Sono rimasta un po’ sorpresa – commenta uno dei ricercatori – La nostra ipotesi era che il figlio più grande fosse più colpito dalla diversità di trattamento per il loro essere il maggiore della famiglia”. Il dato di fatto però è che, indipendentemente dall’ordine di nascita, ogni figlio pensa che i genitori preferiscano l’altro fratello o sorella. Ma non essere figli unici ha comunque i suoi vantaggi: avere un fratello rende più intelligenti, e da adulti si divorzia meno, come hanno rilevato altri studi.