(Reuters Health) – I videogiochi sono avvincenti, ma usarli troppo può rappresentare una condizione di interesse medica? L’industria sta cercando di evitare che la definizione di ” gaming disorder” diventi un disturbo formalmente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Oms ha inserito il “gaming disorder” nella lista dei problemi di salute; una decisione che i Governi hanno approvato a maggio e che potrebbe avere potenziali impatti, ad esempio, sulla politica sanitarie e assicurative.
Il mese scorso, la lobby statunitense dell’industria del gioco ha discusso la questione con i funzionari dell’Oms a Ginevra. “La nostra speranza è che attraverso il dialogo continuo possiamo aiutare l’Oms a evitare azioni affrettate ed errori che potrebbero richiedere anni per essere corretti”, ha dichiarato il responsabile della Entertainment Software Association (ESa), Stanley Pierre-Louis.
L’ESA ha chiesto “più dialogo ed educazione” prima che qualsiasi classificazione sia finalizzata.
Per l’Oms si parla di disturbo quando il gioco prende il sopravvento sulle vite delle persone per un anno o più a scapito di altre attività e nonostante il verificarsi di conseguenze negative.
L’Agenzia delle Nazioni ha programmato un altro incontro con l’industria dei produttori dei giochi per valutare attentamente la situazione.
I Governi membri dell’Oms dovrebbero iniziare a riferire sui disordini da gioco dal 2022 per consentire all’Oms di tenerne traccia nelle statistiche sanitarie globali.
Fonte: Reuters Health News
Tom Miles/ Robin Pomeroy
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)