(Reuters Health) – Uno studio svizzero suggerisce che i divieti relativi al fumo potrebbero contribuire a rendere meno probabili i parti prematuri, ma queste politiche da sole non sono gli unici fattori che influenzano le probabilità di nascite anticipate. Molte delle precedenti ricerche avevano legato il fumo in gravidanza e l’esposizione a quello passivo ai parti prematuri, ovvero di bambini che nascono prima della trentasettesima settimana di gestazione. Tuttavia, si è meno informati su come determinati sforzi del governo per proibire il fumo nei luoghi pubblici possono influire sui tassi di parti prematuri.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a quasi 450.000 bambini nati in Svizzera dal 2007 al 2012 e hanno riscontrato che il 5% dei bimbi era nato prematuro e un altro 27% era stato partorito tra la trentasettesima e la trentottesima settimana di gestazione,che il team dei ricercatori definisce “early term”. L’introduzione di divieti di fumo durante il periodo di studio è stata associata a una riduzione del 5% di parti early term. Anche le nascite premature sono diminuite del 3.5% con l’applicazione di questi divieti, ma tale calo era troppo esiguo per escludere la possibilità che fosse dovuto al caso o a qualcos’altro.
“Abbiamo osservato che solo leggi antifumo più complete mostravano benefici per i parti pretermine”, ha affermato l’autrice principale dello studio, Dr. Ana Vicedo-Cabrera della University of Basel in Svizzera. “Inoltre, abbiamo visto che più tempo una donna incinta è coperta dal divieto di fumo, maggiori sono i vantaggi in termini di riduzione del rischio di dare alla luce un bimbo prematuro”, ha aggiunto.
Poiché nello studio molti bambini erano nati a termine, i ricercatori hanno riscontrato solo minuscole differenze nel rischio di nascite anticipate e la portata della maggior parte dei risultati non era così ampia da essere statisticamente significativa. Tuttavia, le regioni con i divieti di fumo più completi estesi a luoghi come i ristoranti avevano una riduzione di quasi il 7% delle nascite pretermine, con diminuzioni che in alcune aree arrivavano al 12%.
FONTE: Tobacco Control, 26 aprile 2016
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)