La psichiatria è stata colpita per decenni dal fenomeno della “fuga dei cervelli”, con professionisti che di solito migrano dai paesi a reddito più basso a quelli a reddito più alto. In un articolo pubblicato dalla Rivista di Psichiatria, i ricercatori hanno analizzato le tendenze migratorie dei tirocinanti in Psichiatria in Italia. Hanno scoperto che diversi tirocinanti in psichiatria in Italia considerano la migrazione come una possibilità, guidata principalmente da ragioni lavorative e accademiche.
Gli autori hanno proposto ai tirocinanti in Psichiatria in Italia un’indagine trasversale. Dall’analisi dei risultati è emerso che la stragrande maggioranza (84,2%) dei tirocinanti aveva considerato di lasciare l’Italia e più della metà (60,4%) stava considerando di lasciare il Paese al momento dello studio, ma solo un quarto (25,3%) si era mosso praticamente per partire. Le persone che avevano una maggiore tendenza a considerare la partenza erano i tirocinanti maschi e i tirocinanti senza figli. Più tirocinanti del sud Italia stavano pensando di lasciare il Paese al momento dell’indagine rispetto a quelli del centro-nord.
I motivi ‘accademici’ e ‘lavorativi’ sono state le motivazioni principali nella scelta e sono stati anche i due punti che secondo i tirocinanti dovrebbero essere migliorati nel Paese. Mentre le persone che volevano restare lo facevano principalmente per motivi personali.
Bibliografia:
Lia Orlando et al., Mobility trends in Psychiatry trainees: an Italian perspective. Luglio-Agosto 2022, Vol. 57, N. 4 Riv Psichiatr 2022;57(4):190-197
doi 10.1708/3855.38384