La digestione della chitina, una fibra alimentare abbondante negli esoscheletri degli insetti, nei funghi e nei gusci dei crostacei, attiva il sistema immunitario. E una risposta immunitaria attiva, a sua volta, è collegabile a un minore aumento di peso, a una riduzione del grasso corporeo e a una resistenza all’obesità. È quanto evidenzia uno studio coordinato da Steven Van Dyken, della Washington University di St. Louis (USA), pubblicato da Science.
“L’obesità è un’epidemia e ciò che introduciamo nell’organismo ha un profondo effetto sulla nostra fisiologia e sul modo in cui metabolizziamo il cibo. Stiamo studiando gli effetti della dieta sul sistema immunitario”, spiega Van Dyken.
Il gruppo di ricerca ha osservato, in esperimenti condotti su animali di laboratorio, che l’ingestione di chitina attiva una risposta immunitaria innata che stimola le cellule dello stomaco ad aumentare la produzione di alcuni enzimi, noti come chitinasi, che scompongono la chitina. Questa fibra normalmente è insolubile e per essere digerita richiede enzimi e condizioni di acidità particolari.
Analizzando quel che accade negli animali privi di batteri intestinali, i ricercatori hanno evidenziato che la chitina attiva le risposte immunitarie in assenza di batteri. Inoltre, il team ha scoperto che l’impatto maggiore sull’obesità si verifica quando la chitina attiva il sistema immunitario, senza essere digerita.
Somministrando la chitina a topi nutriti con una dieta ricca di grassi – che non avevano la capacità di produrre chitinasi e che non riuscivano, dunque, a metabolizzare la chitina – questi prendevano meno peso, avevano meno grasso e resistevano all’obesità meglio rispetto ai topi che non assumevano la chitina e a quelli che l’assumevano, ma riuscivano a scomporla.
Fonte: Science 2023