Chi beve birra campa cent’anni e, probabilmente, non risente troppo dell’hangover post Capodanno. Fatto salvo il principio che è sempre meglio non esagerare, la birra è da preferire ai super-alcolici. Il suggerimento viene da uno studio tedesco, condotto dalla Friedrich Schiller University e pubblicato dalla rivista Alcohol and Alcoholism.
Secondo gli studiosi i luppoli contenuti nella birra sembrano infatti ridurre la produzione di tossine e grassi nocivi nel fegato, a differenza di quanto può verificarsi quando si bevono altri tipi di alcolici. Per arrivare a questa conclusione sono stati condotti degli esperimenti su topi: ad alcuni di essi cui i ricercatori hanno dato birra appositamente prodotta senza luppolo; ad altri birra con alto contenuto di luppolo o alcol puro, per imitare l’effetto dei super-alcolici e simulare una notte di bevute; ad altri ancora è stata data solo una soluzione zuccherina invece che alcol. Gli studiosi hanno quindi esaminato l’impatto sul fegato, il sangue e l’intestino tenue a distanza di 2 e 12 ore. Dai risultati èà emerso che i topi a cui è stata data birra con luppolo avevano meno accumulo di grasso nel fegato, cosa che può influenzare la capacità di eliminare le tossine dal sangue. Non solo: vi erano segni che il loro fegato era meno infiammato rispetto a quello di roditori che avevano bevuto altri tipi di alcol. Infine, è stata riscontrata una minore presenza di molecole legate allo sviluppo mal di testa, uno dei sintomi piu’classici’ dell’hangover