I comuni farmaci utilizzati per ridurre il colesterolo, le statine, potrebbero rendere l’esercizio fisico più difficoltoso e meno efficace. A rivelarlo è uno studio dell’Università dell’Illinois di Urbana, pubblicato su Plos One e condotto sui topi, che pone la domanda se lo stesso effetto possa aversi anche nell’uomo.
La ricerca
Per quanto le statine siano molti efficaci nell’abbassare il colesterolo, nello studio si è visto che i topi, animali che naturalmente amano correre, si muovevano meno se gli venivano somministrati questi farmaci. E quando lo facevano, i benefici fisici sui loro muscoli erano minori di quelli osservati nei topi che non prendevano il medicinale.
All’inizio dell’esperimento i ricercatori hanno misurato il colesterolo nei topi, la loro forza e salute muscolare. Hanno usato la stimolazione con la luce elettrica per misurare quanto velocemente i muscoli delle loro gambe si stancavano e non riuscivano più a contrarsi. Dopo di che hanno fatto una biopsia dei tessuti per valutare la salute dei muscoli stessi. Ad alcuni topi sono state date le statine, mentre ad altri acqua salata. Alcuni animali di ogni gruppo potevano accedere alla ruota da corsa e scegliere l’esercizio che volevano, mentre ad altri no e li si è fatti rimanere sedentari per tutto lo studio.
Un mese dopo sono stati ripetuti gli stessi test: i livelli di colesterolo si erano ridotti grazie alle statine, ma la loro risposta all’attività fisica era stata diversa. Avevano corso di meno, il loro livello di attività era calato parecchio nel corso dell’esperimento, così come la loro forza nello stringere, il che indica non solo debolezza muscolare, ma anche dolore o indolenzimento. I muscoli delle loro gambe si affaticavano prima. Nei topi ‘corridori’ che avevano preso le statine, le fibre muscolari non erano aumentate. I topi corridori che non avevano preso le statine avevano invece fibre muscolari più larghe ed erano più in forma a livello cellulare.