Un gruppo di ricercatori del National Institute of Health statunitense è riuscito a dimostrare l’efficacia di un farmaco contro una particolare forma di epilessia dovuta a un difetto genetico, in bambini resistenti a tutte le altre forme di terapia. Come si legge nello studio riportato dalla rivista Brain, questa è la prima volta in cui una cura potenziale testata solo su pesci zebra viene trasferita direttamente al letto del paziente.
La ricerca
I ricercatori hanno realizzato un modello di pesce zebra con la sindrome di Dravet, che provoca epilessia, per testare una serie di farmaci fra cui uno, già approvato, chiamato lorcaserina, verificando che quest’ultimo era in grado di far passare crisi negli animali. Il medicinale è stato poi usato su cinque bambini in cui tutti gli altri farmaci non erano risultati efficaci, riducendo notevolmente il numero di crisi nei primi tre mesi di sperimentazione, e tenendolo comunque al di sotto di quello che si aveva senza somministrazione anche successivamente.
Oltre al beneficio immediato per i pazienti, spiegano gli autori, il test è anche una prova dell’efficacia del metodo ‘dall’acquario al letto del paziente’. “Questa è la prima volta che una terapia potenziale studiata in un pesce viene portata direttamente in un test clinico – sottolineano – questo suggerisce che è possibile trattare problemi neurologici causati da mutazioni genetiche con un approccio efficiente e di precisione”.