Serve una “rapida predisposizione e pubblicazione del decreto attuativo” sugli screening per l’epatite C introdotti dal Dl ‘Milleproproghe’ nove mesi fa. A richiederlo con una lettera aperta al ministro della Salute Roberto Speranza pubblicata sul quotidiano ‘Il Messaggero’ sono l’Aisf, l’associazione italiana per lo studio del Fegato, la Società Italiana per le Malattie Infettive (Simit) e l’associazione di pazienti EpaC onlus, che nella lettera “esprimono la loro grande preoccupazione per l’attuale stato di avanzamento del piano nazionale Epatiti”.. “Ora, Onorevole Ministro, non si può più soprassedere, anche alla luce degli ultimi dati sul trend di arruolamento di nuovi pazienti (sostanzialmente fermo) e alle grandissime difficoltà dei cittadini italiani affetti da Hcv, già in carico presso i Centri di Riferimento, che vedono ogni giorno rinviate visite specialistiche e attività di diagnostica – si legge.
L’approvazione del Dl Milleproproghe aveva dato grande speranza e conforto a clinici e pazienti, alla luce della misura che prevedeva l’avvio di una attività strutturata di screening gratuito per gli anni 2020-2021, individuandone le adeguate coperture di bilancio ma la mancata emanazione, da parte del dicastero da lei presieduto, del dispositivo attuativo di tale misura, alla data odierna, ha vanificato l’impegno parlamentare che ha portato alla definizione e all’approvazione della importante attività di screening suddetta, finalizzata ad individuare le attuali sacche di ‘sommerso’ della patologia a livello nazionale”