Contro l’emicrania potrebbe risultare efficace una combinazione di terapia farmacologica e shiatsu. A rivelarlo sono i primi dati emersi da uno studio pilota condotto da gruppo di ricercatori del Comitato etico dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma (Università Sapienza) che per tre anni hanno testato l’efficacia e la sicurezza della combinazione di shiatsu e trattamento farmacologico (amitriptilina).
La ricerca realizzata nel reparto di Neurologia diretto da Francesco Orzi è ancora in fase sperimentale per la dimensione del campione, ma i risultati sono stati pubblicati dalla rivista statunitense Neurological Sciences.
“Nonostante si tratti di un primo riscontro empirico, appare con evidenza la validità del trattamento manipolativo sul corpo umano. Nessuno intende sostituirsi alla cosiddetta medicina tradizionale, né denigrare l’uso del farmaco, che in molti casi mantiene la sua importanza. Piuttosto intendiamo dimostrare l’esistenza di valide metodiche naturali per la cura di emicrania e cefalee e i loro riscontri positivi”, spiega Fulvio Palombini, professore di Tecniche Riabilitative Manuali all’Università Sapienza di Roma e presidente dell’Associazione Italiana Shiatsu, che ha collaborato alla ricerca.
“Lo shiatsu – aggiunge Palombini – è una tecnica talmente semplice quanto efficace che andrebbe praticata in tutte le strutture sanitarie adibite alla cura dell’emicrania, grazie al coinvolgimento di infermieri, fisioterapisti, ma anche dei pazienti stessi grazie a semplici esercizi”.