Emicrania: gocce oculari con timololo efficaci contro gli attacchi acuti

(Reuters Health) – Le gocce oftalmiche a base di timololo, normalmente usate per il glaucoma, sarebbero un valido aiuto contro l’emicrania acuta. A sostenerlo è uno studio condotto su un ristretto numero di pazienti e guidato da Sean Gratton, dell’Università del Missouri di Kansas City. I risultati della ricerca sono stati pubblicati da JAMA Neurology.

La premessa
Le gocce oftalmiche di timololo, un beta bloccante, sono state approvate nel 1978 dalla FDA americana per il trattamento del glaucoma. Diversi altri beta-bloccanti per via orale, invece, sono stati approvati, sempre dall’ente regolatorio americano, per la profilassi degli attacchi di emicrania. Ma l’assorbimento graduale e il metabolismo di primo passaggio ritardano la concentrazione plasmatica effettiva di ore o giorno di questi ultimi, di fatto “limitando il loro uso nei casi di emicrania acuta”.Quando invece il timololo viene instillato nell’occhio nella forma di collirio, i ricercatori hanno evidenziato che i picchi di concentrazione plasmatica si hanno entro 15 minuti dalla somministrazione.

Lo studio
Partendo da questa evidenza, Gratton e colleghi hanno condotto uno studio randomizzato su 10 pazienti che hanno avuto un totale di 198 attacchi d emicrania. Per due mesi, i pazienti, divisi in due gruppi, dovevano instillare una goccia di timololo 0,5% o lacrime artificiali in ciascun occhio, quando avvertivano la comparsa dell’emicrania e 30 minuti dopo. I due trattamenti sono stati poi incrociati fa i due gruppi, dopo un periodo di tre giorni di wash out.

I risultati
In una scala da uno a quattro, l’efficacia complessiva del timololo è stata di 2,4 contro 1,4 del placebo. Quattro dei partecipanti allo studio hanno valutato il timololo “altamente efficace” rispetto al placebo, mentre un paziente ha riferito il contrario. A due ore, i pazienti hanno giudicato assente o lieve il 67% delle emicranie trattate con timololo, rispetto al 78% di quelle trattate con placebo. Una differenza che non sarebbe, tuttavia, statisticamente significativa.“Questi colliri beta-bloccanti sono potenzialmente un nuovo prezioso modo per trattare le emicranie acute”, dice Gratton . “C’è ancora del lavoro da fare per dimostrare che è così, ma penso che il nostro studio sia il primo passo in quella direzione”.

Fonte: JAMA Neurology
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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