Ebola e frammentazione delle foreste; la correlazione potrebbe non essere così immediata, eppure esiste. A rilevarlo sono stati i ricercatori del Politecnico di Milano in uno studio pubblicato su Scientific Reports.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato “la relazione fra recenti (2004-2014) focolai di ebola e la frammentazione connessa alla deforestazione in Africa Centrale ed Occidentale. Le analisi
mostrano che casi di insorgenza di ebola nell’uomo si sono verificati in prossimità di foreste altamente frammentate”.
Secondo gli esperti, “alti gradi di frammentazione e l’incremento della stessa nel tempo possono essere considerati dei buoni indicatori dell’aumento di opportunità di contatto fra l’uomo e i serbatoi animali del virus ebola”.
“La causa è duplice: a causa della deforestazione, infatti, si determina sia l’introduzione dell’uomo nell’habitat di alcune specie animali, sia un miglioramento di habitat per le specie animali serbatoio del virus”.
Infine, riporta lo studio, “anche se il tasso di perdita forestale nelle aree di prima infezione non è significativamente maggiore di quello osservato nella regione, il passaggio di del virus ebola dal serbatoio animale all’uomo avviene in zone ove la deforestazione sta ridisegnando i margini della foresta, incrementando la frammentazione”.