(Reuters Health) – Chi soffre di disturbo post traumatico da stress (PTSD) ha maggiori probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare e il rischio raggiunge il picco nei mesi immediatamente successivi alla diagnosi dei questo disturbo.
È quanto emerge da uno studio svedese che ha preso in esame i dati relativi a 136.637 pazienti con PTSD, reazione acuta da stress, disturbo dell’adattamento o altri problemi di salute mentale causati da eventi stressanti o traumatici.
Il team- guidato da Huan Song, della University of Iceland di Reykjavik e del Karolinska Institutet di Stoccolma – inoltre ha esaminato i dati di 171.314 fratelli di questi pazienti, che non avevano vissuto evento stressanti o traumatici, e di circa 1,4 milioni di altri individui non affetti da queste patologie.
Lo studio
All’inizio del periodo di studio nessuno dei soggetti aveva una patologia cardiovascolare.
Durante i 27 anni di follow-up, i ricercatori hanno calcolato in quale percentuale i componenti in ciascun gruppo avevano sviluppato malattie cardiovascolari ogni anno.
Tra quelli con disturbi da stress, ogni anno una media di 10,5 persone su 1000 aveva ricevuto diagnosi di aterosclerosi, aritmie, embolie, ipertensione, ictus, attacchi cardiaci e altre patologir cardiovascolari. Ciò rispetto a una media di 8,4 persone su 1000 nel gruppo dei fratelli e di 6,9 su 1000 nella popolazione più ampia senza alcun disturbo da stress.
Il rischio di eventi cardiovascolari gravi e acuti, come arresto cardiaco e attacco cardiaco, è risultato particolarmente elevato nei primi sei mesi dopo la diagnosi di un disturbo da stress ed entro il primo anno per gli altri tipi di malattie cardiovascolari.
Inoltre, i ricercatori hanno registrato una correlazione più forte tra disturbi da stress e malattie cardiovascolari che si sviluppavano prima dei 50 anni d’età rispetto ai casi diagnosticati più tardi.
Fonte: BMJ
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)