Non tutto ciò che dimentichiamo sono avvisaglie di Alzheimer, ma potrebbero essere semplici segni dell’età che avanza. Bisogna infatti imparare a saper distinguere tra i normali problemi dell’invecchiamento e i sintomi dalla malattia, in modo da ricorrere al medico al momento giusto e quando è necessario. A spiegarlo sul loro sito sono i Centers for disease control (Cdc) americani, in occasione del mese dell’invecchiamento in salute.
L’attività fisica e sociale e una dieta sana possono aiutare a prevenire malattie croniche e ad aumentare la longevità e la qualità di vita nelle persone anziane, ma alcuni possono sviluppare perdite di memoria o demenza. Un calo della memoria è normale quando si invecchia, ma si tratta di lievi dimenticanze, non problemi gravi. Inoltre alcuni problemi di memoria possono dipendere da motivi medici ed essere trattabili, come nel caso di effetti collaterali di farmaci, mancanza di vitamina B12, alcolismo cronico, tumori, infezioni del cervello o coaguli di sangue, problemi alla tiroide, reni e fegato. La capacità cognitive, spiegano i Cdc, coinvolgono intuizione, giudizio, linguaggio, ricordo e la capacità di imparare nuove cose.
Quando si ha un declino o danno cognitivo, la persona ha problemi con questi processi partendo dalle cose che si fanno tutti i giorni. Un peggioramento cognitivo, che porta alla demenza, impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, come prepararsi da mangiare o gestire i soldi. Familiari e amici possono aiutare il malato nelle prime fasi della demenza facendogli continuare le sue normali attività, anche fisiche e sociali. Inoltre, chi soffre di demenza dovrebbe essere mantenuto aggiornato sui dettagli della sua vita, come l’indirizzo, cosa succede a casa o nel mondo. Può essere utile usare un grande calendario, scrivere una lista di piani giornalieri e misure di sicurezza semplici.