Una protezione contro il diabete di tipo 1 potrebbe arrivare dal vaccino contro il Rotavirus che causa gastroenterite. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Scientific Reports, condotto presso l’Università del Michigan, negli Stati Uniti. L’efficacia però, mettono in guardia i ricercatori, si manifesta solo se si porta a compimento l’intero ciclo di tre vaccinazioni.
Il Rotavirus è altamente contagioso e può causare grave disidratazione e morte nei bambini piccoli, ma esiste un vaccino per prevenirlo, di cui esistono due versioni: una è efficace contro un singolo ceppo del virus e viene somministrata in due dosi, mentre l’altra, somministrata in tre dosi, protegge da cinque diversi ceppi.
Lo studio ha preso in esame 1,5 milioni di bambini: tra coloro che hanno completato tutta la serie di vaccinazioni a tre dosi c’è stata una riduzione del 33% dell’incidenza del diabete 1 rispetto a quelli non vaccinati. Le riduzioni di rischio in coloro che hanno assunto solo 2 dosi delle 3 previste non erano statisticamente significative.
“Lo studio conferma con ampi numeri una relazione già indagata”, spiega Edoardo Mannucci, direttore di Diabetologia del Careggi e professore associato all’Università di Firenze. “Tra le ipotesi del meccanismo, quella che il Rotavirus, in persone predisposte, contribuisca a sviluppare il difetto immunologico alla base del diabete 1, malattia che non è innata ma ha una genesi autoimmunitaria”.
In chi ne soffre, circa 450mila persone in Italia, prosegue l’esperto della Società Italiana di Diabetologia (Sid), “il sistema immunitario distrugge le beta cellule del pancreas che producono insulina. E l’infezione da Rotavirus potrebbe fungere da innesco a questo processo. Quindi una copertura verso tutti i ceppi e con le dosi complete aiuta prevenire il contagio del virus e, di conseguenza, riduce anche il rischio di diabete 1″.