Prende ancora più corpo la teoria per cui il diabete avrebbe una sua base nei geni. Sono state infatti scoperte 111 “zone calde” del Dna implicate nell’insorgenza di questa patologia.
La scoperta
Le regioni genomiche isolate potrebbero contenere più geni che possono favorire l’insorgenza di diabete. E’ il risultato di una ricerca condotta presso la University College e l’Imperial College di Londra e pubblicata sulla rivista American Journal of Human Genetics. Gli esperti hanno applicato un metodo di mappatura genetica al Dna di 5.800 persone con diabete e quasi 9.700 individui sani di controllo.
Sono così arrivati a isolare 111 nuovi loci del genoma legati a maggior rischio di questa malattia ed hanno già iniziato – usando tecniche di mappatura nel dettaglio – la ricerca dei singoli geni e difetti genetici associati al diabete. Decifrando l’architettura genetica della malattia, concludono gli autori del lavoro, se ne potranno in futuro capire le basi molecolari alla ricerca di nuovi bersagli terapeutici.