In Italia sono circa 130.000 le persone di religione musulmana con diabete che seguono quindi il Ramadan. Per loro, però, i digiuni legati a tale mese di festività possono rappresentare un serio rischio per la salute. Per questo, la Società italiana di diabetologia (Sid) ha messo a punto un documento ad hoc con i consigli per gestire la malattia durante il mese della festività musulmana.
E’ infatti importante, afferma la Sid, “educare queste persone e gli operatori sanitari ad affrontare in modo adeguato il Ramadan, periodo caratterizzato da digiuni prolungati, interrotti da pasti ipercalorici, che si celebrerà quest’anno dal 27 maggio al 24 giungo. Gestire in maniera ottimale l’integrazione degli stranieri in Italia – rileva la società
scientifica – passa infatti anche per un’assistenza sanitaria che tenga conto delle peculiarità culturali e religiose”.
Il crescente numero di stranieri residenti in Italia, sottolinea il presidente Sid Giorgio Sesti al congresso ‘Panorama Diabete’, “ha portato il diabetologo a dover prendersi cura di persone con diabete di religione musulmana che seguono la pratica del digiuno durante il Ramadan. Per tale morivo la Sid ha voluto preparare un documento sulla gestione del diabete durante il Ramadan, un periodo particolarmente problematico dal punto di vista della gestione terapeutica per via del digiuno protratto durante le ore diurne”. I rischi per questi pazienti vanno infatti dall’iperglicemia all’ipoglicemia.
Dagli esperti, dunque, 10 consigli per coniugare diabete e Ramadan: bere acqua e altre bevande non zuccherine sia ai pasti che durante tutto il periodo di non digiuno; il pasto pre-alba dovrebbe essere consumato il più tardi possibile, soprattutto quando il Ramadan capita durante il periodo estivo e le ore di digiuno sono più lunghe; consumare un pasto più ricco in cibi proteici e grassi all’alba, perché riducono il rischio di iperglicemia; si può fare uno o due spuntini se necessario; al tramonto è consigliabile bere acqua in quantità sufficiente a ridurre la disidratazione e 1-2 datteri per innalzare la glicemia. Va inoltre considerato, avverte la Sid, che le persone con diabete di tipo 1 che desiderano digiunare sono considerati ad elevato rischio, tanto che le stesse Autorità religiose Islamiche non raccomandano il digiuno del Ramadan.