Un nuovo studio sul collegamento tra danno cerebrale a livelli di depressione nei pazienti a seguito di un trauma, ha identificato due distinte reti cerebrali, una associata a un aumento dei sintomi della depressione e l’altra associata a una riduzione di questi sintomi. Lo studio è stato condotto da un team dell’University of Iowa Health Care (USA), guidato da Nicholas Trapp e pubblicato da Brain.
Il gruppo ha usato immagini ottenute da scansioni dei cervelli di 526 pazienti che avevano aree cerebrali localizzate interessate da danni dovuti a ictus o ad altri tipi di traumi.
L’analisi statistica ha consentito ai ricercatori di correlare la distribuzione delle lesioni con i livelli di depressione avvertiti dai pazienti nei mesi successivi al danno cerebrale.
I ricercatori hanno così scoperto che le regioni di rischio e resilienza non sono diffuse in modo casuale nel cervello. Le regioni del cervello più fortemente associate con un aumento della depressione coincidono con le regioni che processano compiti di riorientamento, attenzione ed emozione. Di contro, le regioni associate a livelli più bassi di depressione sarebbero parte di una rete che si pensa sia coinvolta nell’introspezione o nel pensiero auto-referenziale.
Fonte: Brain 2022