Dall’Ema ok a quattro nuovi farmaci antitumorali

Sconfiggere leucemieDall’Agenzia Europea dei farmaci (Ema) sono in arrivo quattro nuove terapie per il trattamento di tumori del sangue e dei polmoni. In particolare, ha raccomandato l’immissione in commercio del pembrolizumab come monoterapia per gli adulti con forme di melanoma avanzato, che non possono essere rimosse chirurgicamente o se il cancro si è diffuso ad altre parti del corpo. Per il tumore del polmone invece è stata data l’autorizzazione al commercio per il nivolumab, un anticorpo monoclonale da impiegare per il trattamento dei pazienti con tumore a cellule squamose non piccole, quando la malattia è in fase avanzata e già trattata con chemioterapia. Si tratta della prima immunoterapia nell’Unione Europea per questo tipo di tumore.

L’Ema ha inoltre raccomandato di estendere l’uso dell’ibrutinib anche per una rara forma di tumore del sangue tra i linfomi non-Hodgkin, la macroglobulinemia di Waldenstrom. Si tratta del primo farmaco indicato per questa malattia, ed è indicato per gli adulti già trattati o che non possono fare chemioterapia o immunoterapia. Imbruvica è stato il primo farmaco approvato nell’Unione europea nel 2014 per il trattamento di altre due forme di tumore del sangue: la leucemia linfatica cronica e il linfoma mantellare. Infine, un farmaco per un tumore che colpisce più frequentemente i bambini: il dinutuximab, un anticorpo monoclonale. Si usa per coloro che hanno risposto al trattamento con chemioterapia, seguito da trapianto di cellule staminali autologhe. I pazienti classificati ad alto rischio hanno una minore possibilità di sopravvivenza rispetto alle altre forme di neuroblastoma e questo farmaco può allungarne la sopravvivenza.

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