Ha già ottenuto la certificazione CE e l’approvazione della Food and Drug Administration statunitense e promette di rivoluzionare il modo di diagnosticare anomalie nel fondo dell’occhio nei bambini. E’ D-Eye ed è una cover per smartphone in grado di trasformare il telefono in un oftalmoscopio per l’analisi del fondo dell’occhio. L’invenzione si deve ad Andrea Russo, oculista della Clinica Oftalmologica dell’Università di Brescia.
Il dispositivo
La speciale cover che rende le diagnosi più precise, veloci e meno ‘pesanti’ per i più piccoli, è a disposizione anche dei pediatri riuniti al Capri Campus pediatrico 2017, organizzato dall’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paido’ss) e dalla Società Italiana Medici Pediatri (Simpe).
“Non è facile tenere un bambino piccolo fermo per analizzare il fondo dell’occhio e, per esempio, valutare se c’è il riflesso rosso indicativo di anomalie della retina – osserva Giuseppe Mele, presidente Paido’ss – Uno strumento come questo, che consente di fare un’analisi approfondita della retina, del nervo ottico e del cristallino soltanto avvicinando l’iPhone al viso del bimbo, permette di fare diagnosi rapidissime, più semplici e anche più precise rispetto all’oftalmoscopio classico”.
Ma i vantaggi non finiscono qui: D-Eye infatti può vedere una zona di retina più ampia rispetto all’oftalmoscopio classico ed è anche ‘social’, perché le immagini possono essere registrate e condivise con i colleghi per un consulto in caso di sospetto diagnostico. L’obiettivo ora è “creare un D-Eye universale che possa adattarsi a qualunque modello di cellulare”, spiega Russo. D-Eye ha anche ricevuto premi dall’American Academy of Ophthalmology e dalla Società Oftalmologica Italiana.