Curiosity raggiunge un nuovo record: 2.000 giorni passati su Marte. Ad annunciarlo è la Nasa sul proprio sito. Le ultime immagini provenienti dal Pianeta Rosso rivelano quali saranno le prossime esplorazioni del rover: una zona che l’ente spaziale statunitense ha studiato e che ha scoperto contenere minerali argillosi. La formazione di questi ultimi richiede acqua.
Obiettivi futuri
Gli studiosi hanno già accertato che i livelli più bassi del monte Sharp, che Curiosity ha cominciato a scalare nel 2014, si sono formati all’interno di laghi che un tempo coprivano la base del cratere Gale. L’area potrebbe quindi anche offrire ulteriori spunti sulla presenza di acqua, su quanto tempo possa essere rimasta su Marte, e sulla possibilità che l’antico ambiente possa essere stato adatto alla vita.
La vita di Curiosity
Curiosity è atterrato su Marte nell’agosto 2012. Nel 2013 la missione ha trovato prove di un antico lago di acqua dolce il cui ambiente aveva tutti gli elementi chimici di base per la vita dei microbi. Da quando ha raggiunto il Monte Sharp nel 2014, Curiosity ha esaminato ambienti dove sia l’acqua sia il vento hanno lasciato segni.
Dopo aver studiato più di 600 piedi verticali di roccia con tracce di laghi e acque sotterranee, il team internazionale di studiosi di Curiosity ha stabilito che le condizioni necessarie per la vita siano durate sul Pianeta Rosso almeno milioni di anni.