Riacquisire le capacità uditive non è più fantascienza. Oggi alla sordità ci sono le possibilità di cura: alle terapie rigenerative con cellule staminali a quelle farmacologiche mirate e su misura di paziente, fino alla costruzione di un vero e proprio “orecchio bionico” per metà artificiale e per metà cellulare: passa di qui la strada per la rigenerazione dell’orecchio interno, e quindi il rimedio alla sordità. Sono questi una parte dei temi che saranno approfonditi al congresso ‘Inner Ear Biology’, che ogni anno riunisce i maggiori esperti mondiali sull’orecchio interno per fare il punto sulla ricerca di base e sulle prospettive cliniche che inizierà a Roma da domani. “Lo scopo del Congresso – spiega il professor Gaetano Paludetti Direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche per le patologie della testa e del Collo – è promuovere i progressi in campo audiologico e otologico, favorendo il dialogo tra la ricerca di base e la clinica, grazie all’incontro tra scienziati e clinici provenienti da tutto il mondo”. “Un campo fondamentale cui attualmente si punta è la terapia con le cellule staminali e terapia genica con la possibilità di stimolare bersagli molecolari al fine di attivare la rigenerazione o la riproduzione delle cellule dell’orecchio interno che purtroppo perdono ogni capacita’ rigenerativa già prima della nascita”, ha spiegato Anna Rita Fetoni, ricercatore presso l’Istituto di Clinica Otorinolaringoiatrica della Cattolica. Tra gli obiettivi principali della ricerca svolta alla Cattolica e’ proprio quello di sviluppare le possibilità di introdurre nella coclea, insieme con l’impianto cocleare cellule staminali e molecole target, al fine di migliorare le performance degli impianti cocleari ottimizzandone la funzionalità, ovvero migliorando la percezione e la qualità dei suoni.
Silvia Brugnara