(Reuters Health) – Scegliere la dieta mediterranea o ridurre lo stress praticando la mindfulness durante la gravidanza può ridurre il rischio di dare alla luce neonati piccoli per la loro età gestazionale. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato da JAMA.
I ricercatori – coordinati da Eduard Gratacos dell’Università di Barcellona – hanno assegnato a caso 1.221 donne con gravidanze non gemellari dalla 19° alla 23° settimana di gestazione a partecipare a un programma alimentare basato sulla dieta mediterranea, un programma di riduzione dello stress tramite la mindfulness o a un gruppo di controllo che ha ricevuto solo l’assistenza abituale in gravidanza.
L’endpoint primario del trial era evitare che i bambini nascessero piccoli per la loro età gestazionale (SGA), definita dai ricercatori come un peso alla nascita al di sotto del 10° percentile. 1.184 donne hanno completato il trial, delle quali 392 erano assegnate al gruppo della dieta mediterranea e 391 randomizzate a seguire il programma per la riduzione dello stress.
Le donne nel gruppo della dieta hanno ricevuto due ore al mese di educazione individuale o di gruppo su come seguire una dieta mediterranea, e una fornitura di noci e olio di oliva per integrare gli alimenti consumati a casa fino alla fine dell’intervento, a 23-26 settimane di gestazione.
Le donne nel gruppo della mindfulness hanno ricevuto 8 settimane di terapia che prevedevano una seduta di un intero giorno e sessioni settimanali da 2,5 ore.
Rispetto al gruppo di controllo, le donne avevano significativamente meno probabilità di nascite SGA sia nel gruppo della dieta mediterranea (odds ratio 0,58), sia in quello della riduzione dello stress (OR 0,66). Nel complesso sono nati 88 (21,9%) bambini SGA nel gruppo di controllo, rispetto ai 55 (14,0%) nel gruppo della dieta mediterranea e ai 61 (15,6%) in quello della riduzione dello stress.
“Il rapporto tra un cattivo o sub-ottimale stile di vita e la nascita di bimbi piccoli per la loro età gestazionale, nonché altre complicazioni della gravidanza, è ben noto”, osserva l’autore principale dello studio, Eduard Gratacos .”Tuttavia, fino a oggi, nessuno studio clinico aveva affrontato la questione se interventi strutturati sullo stile di vita focalizzati sulla nutrizione o sullo stress siano in grado di ridurre le nascite di bambini piccoli per la loro età gestazionale”.
“Anche se il meccanismo esatto non è chiaro, entrambi gli interventi utilizzati nello studio sono stati associati a riduzioni di infiammazione, stress ossidativo e invecchiamento cellulare, tutti processi che sono stati documentati nella limitazione della crescita fetale e nell’insufficienza placentale”, conclude Gratacos.
Lo studio si è anche focalizzato su un endpoint secondario composito di esiti perinatali avversi, tra cui parto pretermine, pre-eclampsia, mortalità perinatale, SGA grave, acidosi neonatale, basso indice di Apgar o importanti morbilità neonatali. Rispetto al gruppo di controllo, le donne avevano una probabilità significativamente inferiore di esiti perinatali avversi sia nel gruppo della dieta mediterranea (OR 0,64), sia in quello della riduzione dello stress (OR 0,68).
Fonte: JAMA
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)