Alcune aree del cervello degli adulti contengono cellule staminali quiescenti, o dormienti, che possono essere potenzialmente riattivate per formare nuovi neuroni. È la scoperta pubblicata su Science Advances da un team dell’Università di Ginevra, che è riuscito – nel modello animale – a ‘risvegliare’ le cellule staminali del cervello inibendo il trasportatore mitocondriale del piruvato, un complesso proteico.
Le cellule staminali neurali sono responsabili della ‘costruzione’ del cervello durante lo sviluppo dell’embrione e danno origine a tutte le cellule del sistema nervoso centrale, inclusi i neuroni. Queste cellule staminali si manterrebbero in certe regioni cerebrali anche dopo che il cervello si è formato e possono formare nuovi neuroni nel corso della vita.
Si tratta di un fenomeno biologico, noto come neurogenesi, che è importante per specifiche funzioni come l’apprendimento e la memoria. Tuttavia, nel cervello dell’adulto, queste cellule staminali diventano silenti o ‘dormienti’ e si riduce la loro capacità di rigenerarsi e differenziare.
Il team ha scoperto, però, un meccanismo attraverso il quale le cellule staminali neurali possono ‘risvegliarsi’ dal loro stato dormiente e diventare attive. I ricercatori svizzeri, in particolare, hanno bloccato l’attività del trasportatore mitocondriale del piruvato, usando inibitori chimici o sfruttando un meccanismo genetico. In questo modo gli scienziati sono stati in grado di attivare le cellule staminali neurali dormienti e generare nuovi neuroni nel cervello degli animali adulti e anche anziani.
Fonte: Science Advances 2023