Sono stati riportati dati intriganti riguardo una piccola molecola che dirige le attività delle principali “proteine orologio”, offrendo il potenziale di gestire il ritmo circadiano e trattare i problemi associati alle sue disfunzioni, come i disordini del sonno e d’ansia. Il ritmo circadiano si riferisce a processi biologici che si svolgono lungo un ciclo di 24 ore; nei mammiferi, l’orologio interno che mantiene il ritmo circadiano è essenziale per le normali funzioni fisiologiche. Questi ritmi, comunque, possono essere spezzati, e la disregolazione dei ritmi circadiani è associata a molti disordini, fra cui malattie metaboliche e problemi neuropsichiatrici quali disturbi bipolari, ansia, depressione, schizofrenia e problemi del sonno.
E’ stato suggerito che la proteina nota come REV-ERB sia una componente essenziale del nostro orologio biologico. I topi, che ne sono privi, sono infatti aritmici ed è stato effettuato uno studio che ha dimostrato che somministrare ai roditori un composto sintetico che attiva la REV-ERB altera il loro ritmo circadiano. Questo composto aumenta lo stato di veglia, riduce il sonno REM e ad onde lente, ma soprattutto riduce l’ansia. Questo dato è di rilievo, perché è singolare, visto che di solito i farmaci che favoriscono lo stato di veglia aumentano anche i livelli di ansia, e viceversa. La dipendenza da droghe ha una componente circadiana, e i topi che presentano mutazioni nei “geni orologio” presentano anche una diversa risposta alla ricompensa associata all’assunzione di cocaina, morfina ed alcool. L’effetto farmacologico sulla REV-ERB, dunque, potrebbe modulare anche il comportamento di ricerca delle ricompense e risultare, pertanto, utile nel trattamento delle dipendenze. (Nature Communications, 2014; 5: 5759)