Chirurgia in calo tra i bambini sotto i 3 anni

(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio USA, i bambini sotto i 3 anni hanno oggi meno probabilità di essere sottoposti a un intervento chirurgico oggi rispetto a due decenni fa. “I nostri risultati supportano l’ipotesi che fattori alternativi, tra cui le preoccupazioni dei genitori e dei professionisti, sull’esposizione all’anestetico possano aver influenzato il processo decisionale chirurgico nei bambini”, scrivono Ethan L. Sanford e colleghi, del Southwestern Medical Center di Dallas, su Jama Pediatrics.

Nel 2016, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha emesso un warning contro l’esposizione “ripetuta o prolungata” agli anestetici nei bambini di età inferiore ai 3 anni, sulla base delle preoccupazioni sugli effetti sullo sviluppo del cervello, ricordano Sanford e i colleghi.

Lo studio
Utilizzando i dati del National Health Interview Survey, gli autori hanno studiato le tendenze della chirurgia nei bambini piccoli dal 1998 al 2017. Tra i quasi 42.000 bambini di età inferiore a 3 anni inclusi nell’analisi, il 6,9% era stato sottoposto a intervento chirurgico nell’anno precedente alla rilevazione.

Le probabilità di intervento chirurgico sono diminuite in modo significativo durante il periodo di studio, con il calo più netto registrato nel 2008-2012 (OR aggiustato, 0,87) e nel 2013-2017 (AOR, 0,78).

Il calo è stato più significativo tra i bambini di età inferiore a un anno, con un AOR di 0,69 nel 2008-2012 e 0,61 nel 2013-2017.

Anche la prevalenza della chirurgia è diminuita costantemente nel tempo tra i neonati: era 108 per 1.000 bambini nel 1998-2002, 94 per 1.000 bambini nel 2003-2007, 81 nel 2008-2012 e 75 nel 2013-2017.

Fonte: JAMA Pediatr 2019

Anne Harding

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

 

 

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024