Chirurgia: contro le infezioni bisturi con “mantello di grafene”

Bisturi e altri strumenti chirurgici rivestiti da un ”mantello di grafene” in grado di bloccare e uccidere i microrganismi patogeni. L’idea, tutta italiana, arriva da alcuni ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr), dell’Universitaà Cattolica del Sacro Cuore (Ucsc) di Roma, dell’Università Sapienza di Roma e dell’Università degli Studi dell’Aquila, con un lavoro pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

“L’European Center for Diseases Prevention and Control (Ecdc) ha dichiarato che dal 2009, in Europa, oltre 400.000 persone hanno sviluppato infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Abbiamo quindi l’esigenza di maturare nuove strategie per la difesa di superfici sensibili come quelle delle protesi e dell’attrezzatura chirurgica”, afferma Claudio Conti, direttore dell’Isc-Cnr. “Abbiamo realizzato un rivestimento con un idrogel a base di ossido di grafene, che ha proprietà antimicrobiche”, aggiunge Massimiliano Papi dell’Università Cattolica. “L’azione antibatterica è dovuta alla struttura in fogli dell’ossido di grafene, in grado di tagliare la membrana della cellula batterica o di avvolgerne la superficie, contrastando così lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci”. Gli esperti hanno testato il rivestimento su vari batteri e hanno visto che la sua azione è sia batteriostatica che battericida, ossia blocca e uccide, arrivando a sopprimere il 90% dei batteri. “Si tratta di un risultato rilevante, una svolta nel campo delle tecnologie dei materiali biomedici, perché la soluzione fornita è versatile, economica e a basso impatto tossicologico”, conclude Conti.

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