(Reuters Health) – L’Oms ha annunciato che gli oltre 50 casi di polmonite registrati nella città centrale di Wuhan, in Cina, potrebbero essere dovuti a un nuovo membro emergente della famiglia di virus che ha causato i focolai mortali di Sars e Mers.
Per quanto l’agenzia per la salute delle Nazioni Unite abbia dichiarato che servono informazioni più complete per confermare quale sia il tipo di patogeno che causa le infezioni, sulla base dei risultati di laboratorio preliminari condotti da un gruppo di ricerca in Cina, sembra si tratti di un nuovo coronavirus.
Xu Jianguo, accademico presso la Chinese Academy of Engineering e a capo del team, ha dichiarato che i test sui campioni dei pazienti hanno rilevato 15 risultati positivi al nuovo coronavirus. Da domenica sono stati segnalati 59 casi di polmonite.
“I ricercatori potrebbero impiegare anni a sviluppare farmaci e vaccini”, si legge nel rapporto dell’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Il focolaio si è diffuso proprio prima delle vacanze per il Nuovo Anno Lunare di fine gennaio. In questa occasione moltissimi cinesi si recheranno nelle loro città natali o all’estero: il governo cinese prevede 440 milioni di viaggi in treno e 79 milioni di viaggi aerei.
Wang Yang, l’ingegnere capo presso il ministero dei trasporti cinese, ha affermato che le autorità si impegneranno maggiormente per impedire che il focolaio di polmonite si diffonda ancora di più durante il periodo vacanziero, assicurando un’adeguata disinfezione nei maggiori centri nevralgici del trasporto pubblico.
I coronavirus sono una grande famiglia di virus che causano infezioni, dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria acuta grave (Sars). Alcuni tipi di virus provocano malattie meno gravi, mentre altri, come quello che causa la sindrome respiratoria mediorientale (Mers), sono molto più gravi.
L’Oms ha osservato che i coronavirus emergono periodicamente; era già successo nel 2002 con la Sars e nel 2012 quando hanno causato la Mers.
Secondo le autorità cinesi, il virus dei casi di Wuhan può provocare malattie gravi in alcuni pazienti ma non sembra che si trasmetta facilmente da una persona all’altra.
“Occorrono informazioni più complete per confermare quale sia patogeno e comprendere meglio gli aspetti epidemiologici della malattia, il quadro clinico, per determinare la fonte, identificare le modalità di trasmissione, la portata dell’infezione e le contromisure implementate”, ha comunicato l’Oms.
Nel 2003, i funzionari cinesi hanno nascosto un focolaio di Sars per settimane prima che un numero di morti sempre più elevato e le voci costringessero il governo a rivelare l’epidemia. La malattia si diffonde rapidamente ad altre città e nazioni. Più di 8.000 persone sono state infettate e 775 sono decedute.
Kate Kelland, Se Young Lee
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)